Il Partito Comunista dei Lavoratori (PCL) — in queste elezioni unica forza autonoma e riconoscibile della sinistra di classe e del movimento operaio — contrappone all’agenda capitalistica rivendicata da Monti, e difesa da Bersani, una agenda anticapitalista che parta unicamente dalle ragioni del lavoro.
Un’agenda di mobilitazione e di lotta, ben al di là del voto.
Un’agenda che riconduce le rivendicazioni immediate alla prospettiva di una Repubblica dei Lavoratori: in contrapposizione alla Repubblica dei capitalisti, o dei magistrati, o dei comici milionari.
Nel quadro della campagna elettorale, il PCL organizza a Roma il 9 febbraio alle 14.30 un presidio/ comizio davanti alla camera dei deputati, in Piazza di Montecitorio.
La lista degli interventi sarà comunicata nei prossimi giorni ma, fin d’ora, vi invitiamo ad intervenire numerosi.
Vota e fai votare Partito Comunista dei Lavoratori, l’unico partito coerentemente contro il capitale e dalla parte dei lavoratori.
Abolire il debito pubblico verso le banche strozzine e nazionalizzarle senza indennizzi per i grandi azionisti! Nazionalizzare e porre sotto controllo operaio le aziende che licenziano e che da anni hanno incassato soldi dallo stato non per creare lavoro ma per distruggere il lavoro o anche, come nel caso dell’Ilva, per avvelenare gli operai e la popolazione tutta.
No al governo delle banche e del capitale!
Governino i lavoratori!
Solo la rivoluzione cambia le cose!