Cui prodest?
Una ragazza muore ed altri sono gravemente feriti; un evento scioccante, non c’è dubbio.
Ma non è di questo che vorrei parlare, non ci sono parole per commentare la fine di una giovane vita.
Quello su cui vorrei riflettere invece è la velocità con cui questo attentato è stato attribuito dall’informazione di regime alla mafia; sui social network è tutto il rifiorire di “ammazziamo i mafiosi” “l’esercito in Sicilia” e frasi simili.
Tutti pronti a credere allo Stato e all’informazione di Stato!
Nessuno che si chieda “il perché e il per come”, che si chieda perché mai Mafia, Sacra corona dovrebbero mettersi all’angolo in questo momento, quando nessuno stava parlando di loro?
La mafia fa ottimi affari da anni. Nessuno ne parla. La mafia non ha nessuno interesse a riaccendere i riflettori su se stessa. La mafia ama il silenzio.
Nessuno che si chieda a chi conviene.
Il consenso cala impietosamente verso l’attuale governo, il presidente della Repubblica e in generale verso tutto l’apparato delle istituzioni della seconda repubblica.
La crisi apre gli occhi alla gente più di qualunque scritto di Gramsci o di Marx.
Il sentimento di insofferenza generale verso l’asse finanza-confindustria e politica istituzionale è sempre più evidente.
Che c’è di meglio di una bella bomba per ricompattare tutti intorno a questi lerci assassini?
E’ un copione già visto.