Comunicato stampa- L’altra sera un uomo di nazionalità rumena è stato arrestato dai carabinieri, colpevole di aver reagito alle provocazioni poliziesche mentre, con alcuni amici, sostava presso l’ormai off-limits chiostro di San Mercuriale. Morrone, segretario provinciale della Lega Nord, scandalizzato, ha preso carta e penna per denunciare “l’ennesimo straniero protagonista di un episodio di violenza” e il “progressivo degrado della città”. Non poteva mancare poi il nauseante sostegno “alle forze dell’ordine che quotidianamente cercano di trasmettere sicurezza ai forlivesi”. A proposito di “degrado” e “sicurezza”, strano che Morrone non spenda una parola sul suo capo Umberto Bossi, inquisito insieme ai figli per avere distratto dalle casse del partito qualcosa come 18 mln di euro in soli 3 anni a favore della sua famiglia e dei suoi fedelissimi. Mentre il Senatùr è premiato per questo suo limpido comportamento con la carica di presidente a vita della Lega, mentre il Trota è in vacanza in Marocco per riprendersi dallo stress (poverino!), l’immigrato rumeno fermato a Forlì per una sciocchezza è già rinchiuso in prigione. Giustizia è fatta, vero Morrone? Partito Comunista dei Lavoratori (PCL)sezione “D. Maltoni” Forlì-Cesena