Alcune considerazioni sulla “notte verde”
Dal nuovo vocabolario, coniato dagli intellettuali e pennivendoli vari di regime, vengono attinti a piene mani termini quali: ”Consumo a km 0, energie alternative,educazione ambientale, ecc“… A chi giova tutto questo? A quei pochi che gestiscono l’economia, ai loro enormi profitti. Alle multinazionali che detengono i monopoli delle sementi, agli azionisti delle società diventate padroni: dell’acqua, della produzione elettrica, della distribuzione alimentare. Così mentre i piccoli agricoltori falliscono, i redditi delle classi popolari sono in picchiata e la disoccupazione dilaga, la borghesia celebra se stessa ammantandosi della nuova veste ecologica sperando con questo di mascherare il proprio fallimento e recuperare consensi.
PIAZZETTA DELLA MISURA: IL MASSIMO DELL’IPOCRISIA
Nell’ambito della notte verde alle 21 si svolgerà la conferenza “Beni comuni e servizi pubblici locali: quale strategia dopo il referendum del 2011?”.
Il 12-13 giugno 2011 si votò per il referendum che abrogava le normative che obbligavano la privatizzazione dell’acqua. Fu un grande successo di popolo ma quel referendum è stato ignorato, allora dal governo Berlusconi e ora dall’attuale governo (PDL-PD-Terzo Polo). I relatori saranno il Sindaco di Forlì Balzani, massone liberista e la presidente di Romagna Acque SPA Bocchini, entrambi del PD sostenitori DELLE PRIVATIZZAZIONI e della macelleria sociale del Governo Monti-Napolitano. I membri del comitato promotore del referendum non sono stati invitati. La cosa si commenta da sola. La stessa borghesia degli industriali e dei banchieri che per decenni ha avvelenato la Terra e ridotto alla fame interi continenti, pretende di essere custode dei cicli naturali ormai compromessi.
Nessuna economia ecologica può funzionare all’interno del capitalismo, non esiste nessun modello di sviluppo sostenibile all’interno dell’economia di mercato, che si basa sullo spreco di risorse e sullo sfruttamento del lavoro.
Si tratta di produrre ciò che serve e non solo quello che può essere venduto con profitto e questo è possibile soltanto con la proprietà pubblica sotto il controllo popolare di ogni risorsa naturale o industriale.. Solo così avrà un senso parlare di energie alternative, di economia verde, di ripristino dei cicli naturali.
PER SALVARE IL PIANETA ESPROPRIAMO I PADRONI, RIBELLIAMOCI AL CAPITALISMO