L’esplosione della rabbia sociale in Grecia è lo spauracchio delle classi dominanti di tutta Europa. A ragione. Quando i governi hanno solo da togliere e nulla da dare, diventano loro malgrado autentici piromani. Ed anche i migliori pompieri (burocrazie sindacali e socialdemocrazie) rischiano in quel caso di fallire. In Italia Napolitano e PD premono sulla CGIL perchè continui a calmierare le piazze, “scongiurando la Grecia”. Di più: cercano di tenerla alla catena del negoziato sui sacrifici. Ma la condizione sociale di milioni di lavoratori, precari, disoccupati italiani sta raggiungendo il livello dei loro compagni greci. E le fascine possono prendere fuoco. Susanna Camusso è seduta su una polveriera, e lo sa. O rompe col governo prendendo la testa dei lavoratori contro i banchieri, o diventa la garante dei banchieri contro i lavoratori. Ma in questo caso il “fuoco greco”, prima o poi, potrebbe scottarle le mani. In ogni caso il PCL lavorerà in ogni lotta perchè la rivolta greca contagi l’ Italia e trovi un suo programma e una sua direzione. E quando le fascine sono tante anche una piccola fiammella può incendiare la prateria. Aggiornamenti dalla Grecia (leggi tutto)