Nuovo accordo Electrolux : Con chi sta la CGIL e dove va la FIOM ?
Nel documento, che la presidente di confindustria si è riservata di valutare, la CGIL sottolinea che nella stragrande maggioranza dei casi i contratti di categoria sono stati firmati senza alcun problema, ( che è come dire che i vertici della confederazione non sono in accordo con la FIOM).
Secondo la CGIL è’ perciò necessario, anche in vista delle nuove politiche fiscali (federalismo fiscale), approntare un nuovo modello di rapporti sindacal;.. in somma un nuovo modo e nuovi metodi per fare PAGARE LA CRISI AI LAVORATORI.
Fondamentalmente niente di nuovo, in fatti era scontata la volontà CGIL di isolare i metalmeccanici che sono gli unici, per il momento, determinati a resistere contro l’attacco padronale ai diritti, ai salari e allo stato sociale, MA QUESTO RAPPRESENTA UN VERO E PROPRIO ATTACCO FRONTALE ALLA FIOM, un salto di qualità in senso reazionario da parte dei vertici confederali, al quale però non corrisponde una reazione adeguata da parte della FIOM.
Dopo una ripetuta serie di scioperi che sostanzialmente non hanno ottenuto risultati ma che hanno comunque costruito un patrimonio di lotte ottenendo un grande consenso fra i lavoratori non solo metalmeccanici e rappresentando anche ,in questo modo, i sentimenti del popolo di sinistra che ha visto nella FIOM l’unico baluardo al dilagare della destra, la FIOM è rimasta sostanzialmente ferma non reagendo al logoramento al quale viene sottoposta.
Anzi, proprio il contrario…..a parte i bei discorsi del segretario generale FIOM Landini, che rimangono tali, SI CONTINUANO A FIRMARE ACCORDI CHE VANNO NELLA DIREZIONE OPPOSTA .
Cioè, nel momento in cui i metalmeccanici rappresentano il nocciolo duro della resistenza operaia, ecco che anche i vertici della FIOM firmano un’ipotesi di accordo per il gruppo Electrolux che va nella direzione degli interessi padronali, di una sostanziale subalternità a FIM e UILM e di un proseguo della politica dei tagli ai salari e alla occupazione.
Questa ipotesi di accordo è stata sottoscritta, oltre che dai vertici Electrolux e Sindacali ( Fiom, Cisl, Uilm ,) dal Ministro dello sviluppo economico, dal ministro del lavoro e delle politiche sociali e dalle regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia. Le parti firmatarie si costituiscono in “COMITATO DI GARANZIA” che si riunirà ogni sei mesi a partire dal 2011 o su istanza di una delle parti. Non riguarda, per ora, lo stabilimento di Forlì ma solo quelli di Porcia e Susegana ( lavatrici e frigoriferi) che hanno esaurito i due anni di cassa integrazione previsti dal precedente accordo, ma quando nel 2012 anche a Forlì scadranno i due anni questo accordo, se nel frattempo sarà stato approvato definitivamente, costituirà lo strumento per la gestione dei successivi cinque anni. I punti principali sono il mantenimento della progettazione e della direzione in Italia, lo spostamento delle produzioni di bassa fascia all’estero, investimenti su nuove tecnologie all’interno di un piano generale di sviluppo sostenibile.
In conclusione grande inpegno per migliorare la produttività ma nulla per tutelare l’occupazione, infatti una buona parte dell’ipotesi dell’accordo riguarda la gestione degli esuberi per cui, alla fine: AUMENTERANNO I PROFITTI MA A FRONTE di MENO OCCUPAZIONE E SALARIO.
Come l’accordo precedente con 280 esuberi, ora un’altra truffa ai danni dei lavoratori!
Ora noi ci chiediamo ma: è proprio vero che la FIOM è l’unico sindacato rimasto dalla parte dei lavoratori o è solo una commedia per tenere buoni i lavoratori e intanto, accordo per accordo, indebolirne la forza e fiaccarne la resistenza?
Allora che significato può avere lo sciopero generale della CGIL del 6 Maggio?
Una inutile parata fatta per accontentare i lavoratori o l’occasione per dimostrare, finalmente la forza della classe operaia ?
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