Elezioni amministrative 2011: presente la sinistra rivoluzionaria, internazionalista, di classe!
sabato si è conclusa la presentazione delle liste per le elezioni amministrative, previste per il prossimo 15 e 16 maggio 2011. Oggi alle 12 è scaduto il termine per eventuali contestazioni o rigetti delle liste. Da quanto ci risulta al momento, nessuna nostra lista è stata contestata o rigettata (se, eventualmente, sorgessero nuove notizie nelle prossime ore, ve le comunicheremo).
Sono state presentate liste autonome, con il nostro simbolo e nostri candidati indipendenti a sindaco o presidente di provincia, nelle seguenti realtà
6 capoluoghi di Regione: Torino, Milano, Bologna, Napoli, Catanzaro e Cagliari
3 provincie: Pavia, Treviso e Reggio Calabria
2 capoluoghi: Savona e Reggio Calabria
1 Comune sopra i 15mila abitanti: San Giuliano Milanese
4 altri Comuni: Bertinoro e Sogliano al Rubicone (FC), Castiglion Fiorentino (AR), Ceprano (FR).
In occasione di queste elezioni, il quadro delle realtà coinvolte nel voto è variegato. Si rinnovano infatti:
– 11 amministrazioni provinciali: Vercelli, Mantova, Pavia, Treviso, Gorizia, Trieste, Ravenna, Lucca, Macerata, Campobasso, Reggio di Calabria.
– 31 capoluoghi: Novara, Torino, Milano, Varese, Rovigo, Pordenone, Trieste, Savona, Bologna, Ravenna, Rimini, Arezzo, Grosseto, Siena, Fermo, Latina, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Barletta, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Ragusa, Cagliari, Carbonia, Villacidro (co-capoluogo del Medio Campidano), Olbia (co-capoluogo della provincia Olbia-Tempio).
Per avere un quadro più preciso della situazione, di queste realtà:
7 sono i capoluoghi di regione (Milano, Napoli, Torino, Bologna, Trieste, Catanzaro e Cagliari);
3 sono le città oltre il milione di abitanti (Milano, Napoli e Torino, che è sotto questa soglia di qualche decina di migliaia di abitanti),
8 le città che vantano una popolazione superiore a 100.000 abitanti (Milano, Napoli, Torino, Bologna, Trieste, Ravenna, Cagliari, Rimini, Salerno, Latina e Novara).
E’ difficile avere un quadro preciso del numero di elettori e cittadini coinvolti dal prossimo turno elettorale: 9 milioni e qualcosa per il sole24ore(…)
Il Ministero dell’Interno non dà indicazione.
Per apprezzare il risultato del nostro partito, è importante considerare che siamo presenti alle elezioni in: 6 capoluoghi regionali su 7; in tutte e 3 le città oltre o intorno al milione di abitanti; in 3 provincie su 11; in 8 capoluoghi su 31.
Le nostre liste sono presenti in territori che coinvolgono da un terzo alla metà della popolazione al voto (a seconda delle stime): quasi 6 milioni di persone (Torino con più di 900mila abitanti, Milano con un milione e 300mila, Napoli con 1 milione, Bologna con 380mila; le provincie di Treviso con 880mila, Reggio Calabria con 550mila, Pavia con 530mila; Cagliari con 150mila, Catanzaro con 90mila, Savona con 62mila, San Giuliano Milanese con 36mila, Castiglion Fiorentino con 13mila, Bertinoro con 10mila, Ceprano con 8mila, Sogliano con 3mila)
Non è un risultato scontato, non è un risultato senza effetto: siamo l’unica forza a sinistra del PRC che dimostra un radicamento diffuso ed una capacità di presenza politica nelle realtà più significative (per dare un esempio, Sinistra Critica è presente, nelle città prima ricordate, solo a Rimini con una propria lista e candidato sindaco, a Torino in apparentamento con la Federazione della Sinistra, a Napoli in “Napoli non si piega” – una lista unitaria con Rete dei comunisti e Sinistra popolare; Sinistra popolare è presente con una propria lista, a quanto abbiamo potuto vedere sino ad ora, solo a Mantova).
Ma non solo. Siamo presenti in tutti e 4 i principali Comuni al voto, quelli che danno a questo appuntamento elettorale un respiro nazionale di primaria importanza: Milano, Torino, Napoli e Bologna. Non solo perché sono le realtà più grandi al voto, ma per precise dinamiche politiche in corso in queste città. Torino, dove è in corso lo scontro con la Fiat ed il centrosinistra candida il confindustriale Fassino, sempre dalla parte del padrone. Milano, soprattutto, dove proprio Berlusconi ieri ha dichiarato che il risultato coinvolgerà il suo governo, perché qui si gioca la tenuta politica del berlusconismo. Napoli, dove il PD (e SEL) sono messi alla prova nel tentare di riconfermare la presa sulla città e rischiano di essere travolti da spazzatura e primarie “corrotte”. Bologna, dove il PD, a fronte di una Lega in sfondamento e degli scandali che hanno travolto il suo sindaco precedente, rimette in gioco una delle proprie aree di radicamento storico.
In tutte queste città il PCL c’è e ci sarà nel corso della campagna elettorale, con la propria bandiera, il proprio programma, la propria proposta politica.
Questo risultato è stato raggiunto nonostante l’alto numero di firme necessarie (a Milano e Napoli, per esempio, circa 1200).
Ai compagni di queste realtà, impegnati da settimane nella raccolta firme, come a quelli di altri territori che hanno contribuito a questo risultato, il ringraziamento di tutti noi per l’impegno profuso ed il lavoro svolto.
Comitato esecutivo del PCL