Wikileaks
Nel mondo dei media esistono due tipologie d’informazione : le notizie e le supernotizie. Verrebbe spontaneo credere che le supernotizie riguardino grandi eventi quali : disastri ambientali, guerre, crac economici, colpi di stato, oppure grandi scoperte scientifiche, o la caduta di dittature; ma non è così.
Le supernotizie sono tali perché non vengono smentite o meglio non trovano opposizione nel regno dei media.
Le semplici notizie, invece, anche se riguardano fatti condizionanti ( nel bene o nel male ) la vita d’interi popoli, sono sempre soggette a smentite, mistificazioni , stravolgimenti e può capitare che, pur vere e importanti che siano, vengano sottratte velocemente dalla pubblica attenzione.
Questo significa che c’è sempre qualcuno, dotato di una potenza mediatica uguale o superiore di chi ha dato la notizia , che non ha interesse che quell’informazione influenzi la pubblica opinione.
In ogni caso, anche se la potenza mediatica dell’oppositore è di molto inferiore a quella dell’editore,
il risultato, male che vada, sarà di aver comunque ridotto la credibilità della notizia.
Nella supernotizia tutto questo non esiste, praticamente non trova oppositori.
Intorno alla supernotizia risplende l’aura della supercredibilità.
E’ il caso di wikileaks, nessuno ha messo in discussione l’autenticità dei rapporti diplomatici americani pubblicati da Julian Assange, anzi tutti ne hanno rafforzato la credibilità drammatizzandone le conseguenze
La Clinton ha dichiarato che si tratta dell’undici settembre della diplomazia occidentale, il mondo attende attonito le prossime pubblicazioni, i governi tremano oscillando fra puerili minimizzazioni e allarmismi cataclismatici.
Gli esperti di media si esercitano in scenari fantascientifici e gli adoratori della democrazia informatica salutano l’evento come la conferma delle loro infantili teorie.
In effetti gli scenari e le conseguenze possibili sono tante e difficilmente identificabili, per il momento.
Limitiamoci a qualche riflessione, senza mettere le mani avanti più del dovuto alla ragione
Intanto: perché è stato permesso a wikileaks di pubblicare i documenti riservati di un paese che notoriamente non va per il sottile quando si tratta di difendere e proteggere i suoi segreti?
Poi, a proposito di undici settembre, dopo le torri gemelle ci fu un aumento dell’aggressività USA in tutto il mondo, che si ricominci da capo e questa volta proprio contro la rete? E contro la libertà di circolazione delle informazioni ?
A chi giova ? E’ davvero un attacco agli USA o solo all’amministrazione Obama? Oppure un attacco degli USA, per destabilizzare i rapporti fra gli Stati e determinare un quadro di politica internazionale a loro favore ?
Vedremo… in ogni caso, mai fidarsi degli Stati e dei loro padroni.