Peoples of Europe Rise Up!
Segnaliamo che su “La Repubblica” di ieri l’EEK (Partito Rivoluzionario dei Lavoratori- sezione del CRQI) era stato definito come un’organizzazione “studentesca”. Le cose ovviamente non stanno così.
Mentre il parlamento greco si organizza per votare l’IMF/EU, imponendo misure draconiane per salvare il capitalismo, i lavoratori greci si sono organizzati nella lotta. Lo sciopero generale del 5 maggio è stato un grande successo ed è solo l’inizio delle lotte.
Più di 300 mila persone hanno manifestato ad Atene il giorno dello sciopero generale in una delle più grandi dimostrazioni che la capitale abbia mia visto, comparabile solo a quella del 1974, immediatamente dopo il crollo della dittatura militare. Nonostante le divisioni all’interno del movimento dei lavoratori – GSEE e ADEDY (le federazioni sindacali nazionali del settore pubblico e privato controllato dalla maggioranza PASOK) hanno organizzato un comizio in Alexandras Avenue, il PAME la fazione comunista del sindacato in Syntagma Square e la sinistra extra-parlamentare con gli anarchici di fronte al Politecnico – tutte le strade e gli spazi pubblici da Piazza Syntagma a Piazza Omonia e fino ad Alexandras Avenue erano gremite di gente, gruppi organizzati e non organizzati.
Finita la riunione del PAME, quando i gruppi del KKE stavano andandosene e mentre i contingenti del politecnico non avevano ancora iniziato la loro marcia, milioni di persone arrabbiate e non organizzate hanno cercato di invadere ed occupare il parlamento, urlando “ Bugiardi! Ladri! Non pagheremo per i vostri ladrocini!” La polizia ha attaccato la folla. Dentro il parlamento, che era in sessione, il leader dell’estrema destra Karatzaferis ha falsamente accusato il partito comunista dell’attacco al parlamento. Il KKE ha risposto accusandolo di essere un agente provocatore, ma ha anche denunciato il tentativo di occupare il parlamento come una “provocazione”.
La manifestazione si è trasformata in una ribellione popolare che la polizia ha grandi difficoltà a controllare, nonostante la sua brutalità e le tonellate di gas lacromogeno lanciate contro i manifestanti. Lo spettro della rivolta di Dicembre 2008, che ha ossessionato la borghesia, è tornato.
Purtroppo vi è stato un tragico incidente, la morte di tre impiegati intrappolati in una banca incendiata da una molotov, evento che ha offerto l’opportunità al governo, alle forze repressive dello Stato e a tutti i partiti borghesi di diffamare e ostacolare il movimento di massa.
Responsabili per queste morti così come della ferocia della polizia contro i dimostranti (compresi gli attacchi brutali al contingente del EEK un’usanza delle aggressioni poliziesche) sono il governo PASOK, il IMF e l’EU, la polizia e l’esercito della capitale.
Imponenti manifestazioni vi sono state anche a Salonicco e nelle maggiori città greche. Nessuna falsa propaganda capitalistica e neppure i mass media del capitale potranno fermare la rabbia alimentata da una crisi senza precedenti, una bancarotta predisposta che il capitale vuole imporre a noi, i lavoratori ed i disoccupati, per farci pagare al suo posto.
Noi non pagheremo per i ladri capitalisti! Rifiuto dei debiti dei briganti internazionali. Fuori dal Fondo Monetario Internazionale, l’Unione Europea del capitale ed il loro governo lacchè del PASOK! Per uno sciopero generale ad oltranza che apra la strada al potere dei lavoratori ed al socialismo!
Chiamiamo tutta la classe lavoratrice europea ad allearsi con noi, in solidarietà alla nostra lotta. Per una via internazionale socialista fuori dalla bancarotta del sistema capitalistico che minaccia di seppellirci tutti sotto le sue rovine!