UNITA’ DI CHI, PER COSA E SU COSA? BASTA FAVOLE!
Rispondiamo brevemente pubblicando un breve commento del compagna Eugenio Gemmo della direzione nazionale del PCL:
…Ma davvero non sai proporre altro che “unità,unità,unità…” quasi fossi un disco rotto, senza mai una parola (una) sui contenuti?
Basta con le favole! Ogni volta che si è gridato: ”unità” senza parlare di contenuti, è stata una solenne fregatura per i lavoratori, per i comunisti, e per la stessa …unità.
Il “grande” PCI che tanto rivendichi, nel nome dell’unità, ha prima governato con De Gasperi, disarmando i partigiani e amnistiando i fascisti, poi ha fatto il compromesso storico con la DC tradendo l’autunno caldo, e alla fine si è sciolto dopo l’89 per governare con la borghesia.
E il risultato è stata la massima dispersione e frammentazione delle forze!
Altro che “unità dei comunisti”!
La stessa storia, in formato minore, con Rifondazione. Nel ’91, “unità, unità, unità” …dei comunisti: chi chiedeva “su cosa” e “per quale programma” veniva considerato un pericolo per l’unità. Poi il PRC, nel nome dell’unità, è finito una prima volta nella maggioranza di governo con Prodi nel 96 votando il lavoro interinale; e sempre nel nome dell’unità, è entrato nel secondo governo Prodi 10 anni dopo per votare persino la guerra, in cambio di ministri( Ferrero) e di un Presidente della Camera ( Bertinotti).
Il risultato? Inevitabili scissioni, e una marea di compagni a casa…
E oggi Ferrero, nel nome dell’ “unita’” della sinistra riapre a Bersani e persino a Casini… No, basta, non ne posso più di questa storia infinita.
Il PCL costruisce l’unità dei comunisti su principi finalmente chiari: l’opposizione ai governi borghesi di ogni colore, e la lotta per un governo dei lavoratori. E’ l’unica unità vera, capace di resistere, e di evitare le scissioni e gli abbandoni.