Negli ultimi mesi il nostro partito ha registrato nuove acquisizioni collettive e una nuova estensione della propria presenza . La nascita di due nuove sezioni provinciali rispettivamente ad Alessandria e a Trieste, col relativo ingresso del PCL, in forma organizzata, nella realtà regionale del Friuli. L’entrata di metà del direttivo del circolo del PRC di Monterotondo ( 50.000 ab. In provincia di Roma) seguito da buona parte degli iscritti. La confluenza, in forma individuale, di una piccola organizzazione nata dalla rottura con la setta burocratica del PDAC, l’
Organizzazione Comunista Alternativa Proletaria ( su cui daremo a breve un’informativa specifica) presente essenzialmente in Veneto e in Sicilia, con quadri operai e sindacali rivoluzionari di indubbia capacità ed esperienza: ciò che significa la nascita della sezione provinciale del PCL a Messina, e un sensibile rafforzamento complessivo e diffuso del nostro partito in Veneto. A tutto questo si aggiungono nuove forme di interesse per il PCl in alcuni settori operai, a partire dall’Alfa di Arese, e un nuovo avvicinamento di giovani, in diverse situazioni locali.
Si tratta naturalmente di sviluppi limitati, e molto disomogenei, ma anche preziosi e significativi. Nel loro insieme dimostrano che il nostro piccolo partito- nonostante l’esiguità dei mezzi e l’attuale censura mediatica- dispone di uno spazio importante di crescita e di radicamento : direttamente proporzionale alla coerenza del suo programma anticapitalista e al duro lavoro controcorrente dei suoi militanti. La recentissima
“svolta” della Federazione della sinistra in direzione del CLN con Bersani e Casini, e soprattutto la sua ulteriore compromissione negli accordi regionali di centrosinistra alla vigilia delle elezioni di marzo, potranno chiarire una volta di più le ragioni di fondo delle nostre scelte e del nostro progetto a un nuovo settore di militanti, iscritti ed elettori di quei partiti . Sta a tutto il nostro partito cercare di trasformare queste potenzialità in un salto in avanti della nostra costruzione, nell’interesse generale dei lavoratori e della loro avanguardia.