Al fianco dei lavoratori della Fincantieri: occupare e licenziare i padroni!
Il Secolo XIX – Genova I lavoratori dello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente, a Genova, tornano a occupare la direzione dopo che si è concluso con una rottura il tavolo di confronto in Prefettura a Genova.
La protesta va avanti da ieri sera. Poco dopo le sette, questa mattina, alcune centinaia di operai sono usciti in strada a Genova Sestri e hanno bloccato via Soliman in entrambi i sensi di marcia, provocando forti ripercussioni anche sull’autostrada A10; a complicare la situazione del traffico è arrivata la chiusura, causata dal vento forte, dei terminal Sech e Vte dei porti di Genova e Voltri, andata avanti sino alla fine della mattinata.
Secondo quanto spiegato da Bruno Manganaro (Fiom-Cgil di Genova), i lavoratori hanno trascorso la notte nelle palazzine delle direzioni con alcuni dirigenti dell’azienda, che sono rimasti con loro. «L’azienda non paga un premio e manda un segnale preoccupante – ha detto Manganaro – Dicendo che Genova, La Spezia e Ancona non sono cantieri efficienti, fa capire che un domani questi cantieri potrebbero essere ridimensionati»; l’azienda avrebbe dovuto versare un premio di 600 euro a fine dicembre e 150 a gennaio.
Poco dopo le 12 si è aperto uno spiraglio nella trattativa: una delegazione di lavoratori è stata ricevuta dal prefetto di Genova, dove però è andato in scena un vero e proprio “braccio di ferro” fra rappresentanti dell’azienda e sindacalisti, che hanno chiesto il ritiro del provvedimento che blocca i premi, in vista di un incontro che si terrà domani a Roma con le segreterie di Cgil, Cisl e Uil; l’azienda ha risposto di «no», nonostante le pressioni della Regione.
I sindacati così hanno annunciato il proseguimento della protesta: gli operai rimuovono i blocchi in strada ma torneranno a occupare lo stabilimento.
Le ragioni della protesta
Lo sciopero era scattato dopo che l’azienda aveva confermato alle segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm e alle Rsu dei cantieri di Sestri Ponente, Muggiano e Ancona che il previsto pagamento del premio per il mese di dicembre, non sarebbe stato erogato, «non rispettando così gli accordi nazionali sindacali del luglio scorso». I lavoratori, con un corteo interno, hanno raggiunto la sede della direzione del cantiere inscenando una manifestazione di protesta: «I lavoratori chiedono che i patti siano rispettati, pena l’inasprimento del conflitto», ha detto Bruno Manganaro segretario Fiom di Genova.
Negli uffici, ieri sera c’erano anche rappresentanti del management: a Sestri, Paolo Campion, direttore dello stabilimento, e Roberto Olivari, direttore del personale; al Muggiano, bloccati in stabilimento c’erano Marco Leboffe, Stefano Orlando e Marco Grillo, responsabili di stabilimento, produzione e personale: «Liberi di andarsene – dicono i sindacati – non è un sequestro».