Appello ai lavoratori italiani
Nei giorni scorsi la stampa italiana ha parlato degli «scioperi» contro i lavoratori italiani della raffineria Total di Lindsey (GB) presentandoli come “scioperi contro i lavoratori italiani”.
Tutto falso. La lotta degli operai inglesi è contro lo sfruttamento degli immigrati italiani, non contro gli immigrati italiani!
L’Islanda, la Grecia, la Francia, la Lettonia… in tutta l’Europa i lavoratori scendono in piazza per protestare contro governi che hanno fatto arricchire i padroni e i banchieri mentre attaccano i nostri posti di lavoro, salari e pensioni. Finalmente i lavoratori britannici dicono “basta”. La settimana scorsa il nostro sciopero si è esteso rapidamente, con azioni di solidarietà in tutto il Paese, in 20 stabilimenti.
Migliaia di lavoratori stanno scioperando malgrado le leggi antisindacali. Il governo è scosso. E’ l’ora di estendere lo sciopero per costringere il padronato e il governo ad accettare le nostre rivendicazioni.
LOTTIAMO PER DIFENDERE IL LAVORO – FERMARE LA “GARA AL RIBASSO”
Il padronato, i banchieri e il governo ci hanno messo nei guai dal punto di vista economico. Adesso vogliono che paghiamo noi la crisi, attaccando il nostro lavoro, i salari e le condizioni lavorative.
Non se ne parla neanche!
Con questo sciopero vogliamo fermare la “gara al ribasso”. Scioperiamo contro i padroni, come quelli di Alstom e IREM, che rifiutano di assumere i lavoratori locali. Facciamo sciopero contro le leggi europee, che favoriscono il padronato e contro le decisioni giudiziarie che rendono legale lo sfruttamento della manodopera a basso costo per massimizzare i profitti dei padroni.
Questo sciopero punta a fermare i datori di lavoro che violano il nostro accordo nazionale (NAECI) e stanno cercando di dividere la nostra forza sindacale.
LO SCIOPERO NON E’ CONTRO I LAVORATORI STRANIERI
La stampa e i media dicono che il nostro sciopero è contro i lavoratori stranieri. NON E’ VERO.
Dobbiamo tutti spostarsi per trovare il lavoro. Molti fra noi abbiamo lavorato all’estero. Siamo anche noi i lavoratori “migranti”!
Accettiamo i lavoratori stranieri ma non accettiamo che questi siamo sfruttati con condizioni lavorative peggiori che le nostre (né che siano spinti in branco in pullman come gli animali o alloggiati in chiatte) e che siano strumentalizzati dai datori di lavoro per scalzare i nostri accordi nazionali e la nostra forza sindacale.
L’obiettivo non è “lavoro inglese ai lavoratori inglesi” ma
LAVORO A CONDIZIONI SINDACALI PER TUTTI I LAVORATORI
COSA VOGLIAMO?
– Dire no alle azioni disciplinari contro i lavoratori che hanno scioperato per solidarietà
– Estendere a tutti i lavoratori nel Regno Unito la tutela dell’accordo nazionale (NAECI)
– Registrare i disoccupati e gli iscritti alle sezioni locali del sindacato, sotto controllo dei sindacati, con graduatorie di avviamento al lavoro
– Investimenti da parte del governo e dei datori di lavoro nella formazione e nell’apprendistato per la nuova generazione di lavoratori nell’edilizia: un futuro per i giovani
– La sindacalizzazione di tutti i lavoratori immigrati
– Sostegno sindacali agli immigrati, incluso gli interpreti, e accesso alla consulenza per promuovere l’integrazione attiva nel sindacato.
Volantino scritto da
Keith Gibson (GMB comitato di sciopero improvviso LOR),
John McEwan (Rsu foro nazionale),
entrambi a titolo personale